Non so se vi siete mai chiesti perché la musica nel film si chiami COLONNA sonora.
Personalmente è una domanda che mi sono fatto tanto tempo fa, ancor prima di cominciare a lavorare in questo mondo, non appena ho iniziato ad appassionarmi ed avvicinarmi alla musica per il cinema.
In questo articolo allora vi racconto da dove proviene questo termine, così ubiquitario nel mondo del cinema, tanto familiare quanto misterioso.
Nei primi decenni del XX secolo il cinema era appena nato e stava rapidamente guadagnando popolarità, ma all'epoca la tecnologia audio era rudimentale, se non inesistente. Gli spettatori assistevano alla proiezione delle immagini accompagnate solo da musica dal vivo (o effetti sonori occasionali), che spesso aveva come funzione principale non tanto il commento alle immagini, ma quella di coprire il forte rumore del proiettore.
Questo accompagnamento però non costituiva ancora la "colonna sonora" come la conosciamo oggi, tuttavia, gettò le basi per l’origine della connessione tra musica e film.
Verso la fine degli anni '20 la tecnologia del sonoro iniziò a diffondersi, trasformando radicalmente l'industria cinematografica. Ricordiamo tra le prime tecnologie il Vitaphone, utilizzato nel primo film sonoro della storia, The Jazz Singer (1927).
Questa rivoluzione tecnologica portò alla possibilità di registrare e riprodurre suoni sincronizzati con le immagini. Mentre i film sonori diventavano sempre più comuni e l'idea di una sonorizzazione integrale ad hoc per ogni film inizia a prendere forma, la necessità di un termine per definire la traccia audio che accompagnava le immagini divenne pressante.
QUINDI PERCHÈ SI CHIAMA COLONNA SONORA?
Prima di tutto una precisazione: dopo questo brevissimo excursus storico, si può notare che originariamente dialoghi, effetti sonori, foley (rumori d'ambiente) e musica vengono intesi come unico complessivo componente audio del film, e non elementi separati . Conoscere questo dettaglio è fondamentale per capire da dove proviene il termine “colonna sonora”, perché esso non è legato ad un aspetto musicale, ma ad un aspetto tecnico.
Il primo cinema sonoro utilizzava sistemi separati per riprodurre immagini e audio, perché ancora non si era arrivati ad una tecnologia che ne permettesse la riproduzione in un’unica soluzione. Fu l’RCA che mise a punto il sistema ottico, un sistema che tramite una cellula fotoelettrica riusciva a leggere le variazioni di densità della luce e le trasformava in segnale elettrico e poi, tramite altoparlanti, in suono.
Con questo sistema finalmente il sonoro poteva essere stampato sulla pellicola cinematografica, in senso longitudinale di scorrimento e in un'area ben delimitata, una striscia verticale concettualmente simile ad una colonna.
Fu questa “colonna” che scorreva insieme ai fotogrammi sulla pellicola che col passare degli anni diede vita al termine “colonna sonora” del film, diventando poi uno standard nell’industria cinematografica e musicale.
Nel tempo la colonna sonora ha abbracciato una vasta gamma di tecnologie di registrazione e riproduzione, adattandosi alle mutevoli esigenze dell'arte cinematografica e ancora oggi per definizione la colonna sonora rappresenta tutta la parte audio di un film e non solamente la musica.