Nella prima parte [QUI L'ARTICOLO] abbiamo introdotto e visto nel complessivo tutto quello che può rappresentare la musica all’interno di un film, ora scendiamo in dettaglio citando qualche studio.
Non sono un amante delle eccessive teorizzazioni più o meno puntigliose dell’estetica musicale in generale, tuttavia riporterò alcuni degli elaborati più interessanti ed esaustivi.
In molti hanno cercato di sistematizzare le funzioni della musica nel cinema, ma una delle teorie più utili e rigorose (forse fin troppo esaustiva) è quella presentata dalla musicologa polacca Zofia Lissa, nella sua Ästhetik der Filmmusik (1959).
Quella che lei chiama unità dialettica dei livelli del film è costituita dal rapporto fra i quattro livelli della sfera visiva (immagini - oggetti rappresentati - azione filmica - contenuti psichici) e i quattro livelli della sfera uditiva (musica - rumori - parola - silenzio).
Ognuno dei quattro livelli della sfera uditiva può prendere come proprio oggetto ognuno dei quattro livelli della sfera visiva. Ecco che la musica può legarsi alle immagini nel senso formale del termine, legarsi agli oggetti rappresentati tenendo presente il loro significato concettuale o riferirsi allo svolgimento dell’azione, esaltandone i punti fondamentali.
Sulla base di questi principi relazionali Lissa descrive undici funzioni della musica in rapporto con il livello visivo:
1. SOTTOLINEATURA DEI MOVIMENTI
La musica può enfatizzare i movimenti fisici dei personaggi o delle scene, sincronizzandosi con l'azione per amplificare l'impatto visivo e emozionale.
Questo processo può essere noto anche come Mickey Mousing, nome che proviene dalla tecnica di sonorizzazione utilizzata nei cartoni animati in particolare nel primo Topolino, enfatizzando così ogni azione e dei personaggi.
2. STILIZZAZIONE DEI RUMORI REALI
La musica non si limita a riprodurre fedelmente i suoni presenti nella scena, ma li trasforma, li esalta o li idealizza. Crea un'atmosfera sonora che può essere più intensa, più drammatica o più poetica del suono reale.
3. RAPPRESENTAZIONE DI UN LUOGO
La musica può evocare un particolare luogo geografico o culturale, utilizzando strumenti, melodie e stili musicali caratteristici di quel luogo.
4. RAPPRESENTAZIONE DEL TEMPO
La musica può trasmettere una sensazione di tempo che può essere soggettiva o oggettiva. Può accelerare o rallentare il ritmo della scena, creare un senso di attesa o di urgenza, oppure può anche rappresentare epoche diverse all'interno del film, utilizzando stili e strumenti tipici di quel periodo.
5. MUSICA COME COMMENTO
La musica può commentare l'azione sullo schermo, suggerendo interpretazioni emotive o significati che non sono esplicitamente espressi dai personaggi o dalle immagini. Diventa così mun elemenrto essenziale per guidare le emozioni del pubblico.
6. MUSICA NEL SUO RUOLO NATURALE
La musica viene utilizzata come elemento diegetico, ovvero fa parte del mondo narrativo del film. Può essere suonata da personaggi, provenire da una radio o da un juke-box, ecc.
7. MEZZO DI ESPRESSIONE DI VICENDE PSICHICHE
La musica può penetrare nella mente dei personaggi e rivelare i loro pensieri, le loro emozioni e i loro conflitti interiori, arricchendo la connessione emotiva tra il pubblico e i personaggi.
8. MUSICA COME BASE DELL’IMMEDESIMAZIONE
La musica crea un ponte emotivo tra lo spettatore e il film, favorendo l'immedesimazione e coinvolgendolo nella storia.
9. MUSICA COME SIMBOLO
La musica può agire come un simbolo, rappresentando concetti o idee più ampie all'interno della narrativa del film e aggiunge profondità alla narrazione cinematografica.
10. MEZZO DI ANTICIPAZIONE DEI CONTENUTI DELLA TRAMA
La musica può anticipare un cambiamento nella trama, creare suspense o segnalare l'arrivo di un personaggio importante. Prepara lo spettatore a ciò che sta per accadere, creando aspettative e tensione narrativa.
11. MUSICA COME FATTORE DI UNITÀ FORMALE
La musica può unire diverse parti del film, creando coesione e continuità formale nella narrazione.
È importante ricordare come queste funzioni individuate dalla Lissa possano sovrapporsi e combinarsi in modi diversi a seconda del film.
Nella prossima puntata dedicata alle funzioni della musica da film analizzeremo la Teoria Tripartita di Sergio Miceli.