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LA TEMP TRACK

Immagine del redattore: Andrea Salicini BallandiAndrea Salicini Ballandi

In questo articolo vediamo cos’è la temp track, a cosa serve e com’è utilizzata, quali sono i vantaggi e quali svantaggi comporta.


La temp track, ossia “temporary track” è una musica provvisoria che viene inserita dal regista e dal montatore per aiutare il montaggio e dare un’idea su come sarà il risultato finale una volta che verranno inserite le musiche originali.


La scelta di queste temp tracks è assolutamente libera e a discrezione del regista (o del montatore nel caso sia lui ad avere il libero arbitrio), senza limiti di repertorio.

Può essere inserita musica presa da una colonna sonora di un’altro film, brani di musica classica, o musiche di precedenti lavori del compositore che lavorerà alla colonna originale, in generale qualsiasi cosa venga in mente che si pensi sia in relazione alla scena e alla narrazione.

PROBLEMATICHE

Verrebbe da pensare, ed in parte è così, che la temp track sia uno strumento fantastico che va in aiuto al montaggio, se non fosse che la sua presenza può comportare certi ostacoli per lo sviluppo della colonna sonora originale.


In primo luogo c’è un problema di affezione.

Regista e montatore dedicano molto tempo al montaggio, e rivedere scena per scena centinaia di volte inevitabilmente crea un legame tra le immagini e la temp track e distaccarsi non è semplice.


La temp track rappresenta un grosso limite per il compositore anche qualora gli venga chiesto di limitarsi a “ricalcare”, imitare o quasi plagiare la temp, senza consentirgli di fare veramente il suo lavoro.

Tra l'altro, a volte la scelta della temp track è totalmente slegata alle immagini, sia per scelta di ritmo/tempo e sia per la sonorità, e questo è comprensibile perché viene scelta da persone che non si occupano di musica per le immagini. Ascoltare il punto di vista e i suggerimenti del compositore resta sempre la scelta migliore per ottenere il miglior risultato finale.


QUANDO FUNZIONA

Ci sono alcuni casi in cui la temp track invece funziona molto bene e può succedere che davanti ad una musica particolarmente azzeccata e che calza alla perfezione sulla scena (come ad esempio un brano di musica classica inserito per dare una particolare emozione e colore) sia lo stesso compositore a poter suggerire di lasciarla definitiva.

Un famoso esempio di “ottima temp track” è sicuramente “2001: Odissea nello Spazio” di Stanley Kubrick.

Pur non essendoci il concetto di “temp track” all’epoca, Kubrick manifestò l’intenzione di voler utilizzare alcuni brani di musica classica oltre a quelli che stava componendo il compositore Alex North.

Il risultato fu che i brani composti e registrati da North furono scartati, in favore delle tracce provvisorie (e ben note a tutti) del quale Kubrick si era definitivamente innamorato.


Spero come sempre di essere stato utile, a presto!

Andrea


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