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Immagine del redattoreAndrea Salicini Ballandi

IN QUALE FASE DELLA PRODUZIONE COINVOLGERE IL COMPOSITORE - il Suono Del Videomaker


Titolo dell'articolo In quale fase della produzione coinvolgere il compositore

In questo articolo vediamo quando è richiesta la figura del compositore e in che momento coinvolgerlo per realizzare la colonna sonora.

Vediamo come è meglio muoversi sia per quanto riguarda nello specifico film e cortometraggi, sia nel videomaking in generale.


FILM/CORTOMETRAGGI

Se hai già avuto l'esperienza di realizzare un cortometraggio forse ti ritroverai nella ricostruzione di come hai impostato il lavoro:

- Decidi di fare un corto, e quello a cui pensi subito è scrivere la sceneggiatura, farti un’idea dello linea che vuoi dare alla regia, per poi organizzare location, attori, luci, riprese tutto nei minimi dettagli.

Finite le riprese inizi il montaggio, ad un certo punto ti rendi conto che in questo cortometraggio ci sarà anche una colonna sonora e allora cominci a pensare a chi chiamare per scriverla, e visto che il montaggio nel frattempo prosegue e non vedi l’ora di vedere il tuo lavoro finito inviti il compositore a realizzarla nel minor tempo possibile. -


Questa situazione, che avviene sistematicamente tra i giovani registi e succede (purtroppo) a volte anche in ambito professionale in Italia, deriva da una curiosa mentalità in cui si pensa che la musica sia un “dopo”, una cosa che può essere tralasciata fino all’ultimo, quando in realtà la colonna sonora è uno dei tre cardini dell’opera audiovisiva.

Infatti, sceneggiatore, regista e compositore sono le sole e uniche figure all’interno dell’immensa macchina produttiva del cinema che detengono una proprietà intellettuale in quanto autori della creazione di storie, immagini, musica.

Rimane quindi un interrogativo il motivo per cui si debba rilegare all’ultimo la colonna sonora nonostante il commento musicale possa avere un forte peso nella buona riuscita di un film.


Certo, senza sceneggiatura non c’è una storia e senza regia non c’è una direzione tecnico-artistica per realizzare un film, mentre è vero che una colonna sonora la si ascolta nella sua forma definitiva in fase di montaggio e quindi, inevitabilmente, dopo aver scritto la storia e dopo aver girato il film.

Ed è per questo, secondo me, che si crea una confusione organizzativa e si pensa di coinvolgere artisticamente il compositore solamente verso la fase finale di montaggio e non, com’è invece giusto che sia, già da prima.


VIDEO

Mi perdonerai se generalizzo con il vago termine di “videomaking” un mondo che comprende tantissime tipologie di video, ma elencare ogni sfumatura di questa categoria risulta molto complesso nonché inutile ai fini di questo articolo (si opera più o meno sempre nelle stesse modalità).

Nel videomaking è meno articolato capire quando cominciare a pensare alla musica, perché il modo di ragionare alla base è molto diverso dal film, e mette la musica al centro nel pensiero del regista, in quanto la riuscita del video sta nel ritmo del montaggio delle immagini combinate con il suono.


IN CHE MOMENTO COINVOLGERE IL COMPOSITORE?


FILM/CORTOMETRAGGI

Seguendo il concetto per cui sceneggiatore, regista e compositore sono i fondamentali nella creazione del film, il compositore dovrebbe essere coinvolto già in fase di sceneggiatura.


Lavorando a contatto con il regista e lo sceneggiatore, contribuisce a dare un “volto” al film potendo già fornire prime indicazioni su come potrà essere sviluppata la colonna sonora e quali elementi sonori possono essere inerenti a seconda della situazione, adattando in certi casi alcune parti della sceneggiatura stessa a seconda delle esigenze narrative.


Ci sono anche altre decisioni che è bene prendere prima di iniziare a girare il film:

il compositore, insieme al Music Supervisor (Leggi qui: "TUTTE LE FIGURE PROFESSIONALI NELLA MUSICA PER IL CINEMA"), forniscono anche una consulenza a livello artistico e tecnico su quali musiche o canzoni (se necessario edite) possono eventualmente essere inserite, considerando il contesto narrativo e il budget per i costi di licenze.


Ultima cosa, ma non certo per importanza, è il tempo: poter veder nascere dagli albori il film, consente al compositore di realizzare tutte le cose che ho appena elencato, ma anche fare già alcune importanti prove sulla scrittura di temi che poi si svilupperanno definitivamente sotto le immagini.

È vero che la colonna sonora vera e propria verrà scritta sul montato, ma il lavoro di ricerca di stile, suono, strumenti e ispirazioni richiede il giusto tempo per essere messo a fuoco e sviluppato bene.


Considera che oggi per un film, in Italia, il compositore ha mediamente a disposizione un mese/ sei settimane comporre, produrre e preparare le partiture per le sessioni di registrazione in studio.

La sensazione che si ha è un po’ quella di comporre con un fucile puntato alla testa perché si deve essere fulminei, lavorare senza sosta e produrre a velocità impressionanti.

Purtroppo questo modo di lavorare non consente di poter realizzare tutto quello che ti ho detto a regola d’arte, basti pensare che in America, ad esempio, i compositori non solo hanno (molto) più tempo, ma il modo di lavorare è anche diverso perché a Hollywood il compositore delega molto spesso la rifinitura della colonna sonora a figure come orchestratori, score editor ecc, mentre in Italia il lavoro è molto più individuale.


Un suggerimento per quanto riguarda i cortometraggi:

Il cortometraggio è un mezzo che, specialmente se sei un regista intenzionato a far carriera, serve come trampolino di lancio per poter mostrare il tuo lavoro ai festival, e se viene apprezzato può portarti opportunità importanti aprendoti le porte verso la realizzazione di lungometraggi.

Quindi perché lavorare al cortometraggio come se fossi in una produzione cinematografica con tempi strettissimi e alte velocità di produzione?

Non commettere questo errore, cura la tua opera con tutto il tempo e la pazienza necessaria, senza fretta, l’importante è che ne esca un lavoro degno di nota che possa stupire il pubblico (e perché no, anche le giurie dei festival).

Te lo dico perché per mia esperienza sono incappato spesso in lavori che hanno richiesto la realizzazione della colonna sonora in tempi brevissimi come se si stesse producendo per la televisione, e trovo che questa cosa, per i motivi che ti ho appena detto, non abbia assolutamente nessun senso.

Cura ogni minimo dettaglio e lascia che chi lavora con te alla musica, alla sceneggiatura ecc. abbia anch’esso il tempo per dare il meglio di sé.


VIDEO

Nel videomaking è chiaro che il percorso sia più lineare, ma voglio darti comunque un consiglio importate.

Anche in questo caso, poter prevedere già da prima almeno lo stile della musica, magari con l’utilizzo di una temp track (Leggi qui: "LA TEMP TRACK: COS'È?"), aiuta già ad immaginare quale sia il risultato che vuoi ottenere dal video, e comunque è sempre bene che tu abbia la colonna sonora dal tuo compositore, o da dove prenderai la musica,


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già prima di cominciare il montaggio, per poi poter sincronizzare ogni stacco con la colonna sonora.


Spero come sempre di esserti stato utile, a presto!

Andrea

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